Provando & Riprovando

Ho iniziato a fotografare come attività di piacere, e per certi versi terapeutica, mentre mi avvicinavo a una laurea sofferta in discipline scientifiche. Lo scopo era raccogliere appunti visivi quando ancora non esistevano gli smartphone, memore dei ricordi di giovinezza provenienti da una reflex a pellicola prodotta nella Germania Est.

Mi sono cimentato da subito esclusivamente nella fotografia digitale, nel momento della sua massima esplosione, i primi anni del millennio. I mezzi tecnici erano abbastanza limitati, costosi e plasticosi. Per portare a casa qualche immagine degna di nota serviva acquisire un solido bagaglio tecnico, una affinità con l’attrezzatura e la lettura dei contesti e delle situazioni. Ma questo non era tutto, anzi era solo l’inizio.

Privilegiando la fotografia sociale, ho avuto l’occasione di cimentarmi nel reportage e nella documentazione nell’ambito di eventi. Pian piano ho approfondito le tematiche del reportage, ho osservato il lavoro sul campo di stimati professionisti locali, e ho analizzato costantemente le opere di mostri sacri della fotografia; sperimentando tecniche miste, allenando lo sguardo, studiando gli spazi ed i tempi, affinando nel contempo la composizione e l’estetica dell’immagine.

Storytelling & Reportage.

Da sempre sono interessato prevalentemente alle manifestazioni sociali, alle storie, ai racconti con attenzione ai simboli e alle emozioni. Della fotografia mi affascinano principalmente le capacità narrative, la forza che l’immagine ha nel nostro contemporaneo nel suscitare emozioni, mettere in relazione persone, tramandare il vissuto, raccontare luoghi, far conoscere storie, comunicare messaggi, fissare nell’oggi il chi siamo, per tramandare nel domani chi eravamo.

Una fotografia senza un momento, una persona o una storia da raccontare può essere studiata, ricercata e originale, ma ai miei occhi resta un esercizio puramente estetico, un clichè, una pippa personale. Un paesaggio patinato, una modella con la pelle levigata a photoshop non mi accendono la curiosità di analizzare un’immagine per leggere tutti gli intrecci che ne rappresentano l’intimo significato. Dov’è l’unicità?

Il racconto costringe a lavorare su se stessi, a entrare in contatto e rompere le barriere, a superarsi, a spingersi oltre, a darsi dei tempi ed imporsi una continuità.

I miei Riferimenti

Henry-Cartier Bresson

Ferdinando Scianna

Ermanno Foroni

Rosita Lipari